NON E' VERO CHE "se hai un disagio psicologico te lo risolve il medico curante; è sempre un dottore e in più è gratis".

 

Malgrado la cultura psicologica si stia costantemente diffondendo nella società, esiste ancora molta confusione sulla figura dello psicologo, su chi sia e cosa fa e su cosa lo distingua dagli altri specialisti non solo della mente ma anche dagli altri specialisti in genere.

Guardarsi dentro può spaventare al punto da preferire rivolgersi ad altre tipologie di servizi per “prendersi cura” del proprio disagio interiore, nell'errata ma diffusa convinzione che possano essere di pari o addirittura maggior efficacia di quelle psicologiche. 

Pensiero ricorrente è che l’intervento dello psicologo è lungo e laborioso, mentre con una pillola si può risolvere tutto e in breve tempo!

Un uso indiscriminato dei medicinali può essere molto dannoso…

Si prendono pillole per tutto, senza fermarsi a riflettere che, a volte, la sofferenza o il disagio sono estremamente utili perché sono campanelli d’allarme che qualcosa non va e che dobbiamo prendercene cura.

Gli psicofarmaci, che solo ed esclusivamente il medico può prescrivere, sono estremamente utili in alcune patologie (per es. gravi depressioni o ansia eccessiva) e sono fondamentali per riacquistare un certo equilibrio, ma è indispensabile non sottovalutare il disagio psicologico sottostante che va affidato ad uno psicologo.

Il disagio psicologico viene spesso erroneamente interpretato dalla persona stessa che lo vive, come disagio del corpo, che si fa megafono e canale di sfogo della sofferenza psicologica quando questa non viene debitamente riconosciuta. Disagio corporeo e psichico non appartengono a due ambiti diversi: tutte le ricerche degli ultimi anni ci confermano come mente e corpo dialogano e si influenzano incessantemente. Diversi, invece, i professionisti che affrontano l’uno o l’altro.

 

E’ vero che lo psicologo non è un medico ma è altrettanto vero che IL MEDICO NON E’ UNO PSICOLOGO!

 

Medico e psicologo compiono percorsi di studi in larga parte distinti.

Lo psicologo compie 6 anni di studio dedicati interamente allo studio di materie riguardanti la psicologia.

Il medico è un professionista che ha frequentato la Facoltà di Medicina e Chirurgia, il cui piano di studi prevede un solo esame di psicologia, la cui preparazione richiede mediamente 3 mesi.

Si tratta di una differenza evidente.

Ogni medico ammetterà che gli aspetti psicologici sono importanti nella gestione del paziente, ma di fatto il suo percorso standard di studi non è attrezzato a tenerne conto in modo adeguato.

Fa eccezione in tal senso il medico psichiatra, che dopo aver conseguito la laurea in medicina, ha ottenuto la specializzazione in psichiatria.  Rimane, comunque, un’impronta in generale più biologica, attenta all’uso di farmaci e che tiene meno in conto la fenomenologia psichica e la soggettività del paziente che sono, invece, i cardini dell’approccio psicologico.

la psicologia, sebbene appartenga formalmente alla biologia, ha presupposti che poco hanno da spartire con il pensiero lineare, di causa-effetto, proprio delle scienze naturali.

Non a caso la Legge 56/89 sull’ordinamento della professione dello psicologo stabilisce che lo psicologo, psicoterapeuta o meno, svolge una professione indipendente e diversa da quella del medico. Secondo l'articolo 1 della Legge n. 56 del 1989sull'Ordinamento della professione di Psicologo, l'attività dello psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

Per quanto riguarda la gratuità dei servizi psicologici, purtroppo, bisogna riconoscere che nella nostra nazione le istituzioni non colgono adeguatamente il bisogno diffuso di interventi a supporto del benessere e della qualità della vita e poco o nulla viene fatto per la prevenzione del disagio e della psicopatologia. Fino ad oggi non è esistito lo "psicologo di base", una figura familiare che possa seguire ogni cittadino lungo l'arco della sua vita, accompagnandolo nei momenti critici e nelle fasi delicate dell'esistenza.

Qualcosa si sta muovendo finalmente in tal senso, nella speranza che la Psicologia possa divenire una risorsa per tutti e non un "lusso" per pochi.

La Regione Veneto, per esempio, sta per inserire nel sistema di assistenza territoriale la figura sanitaria dello “Psicologo di Base”.

Il Consiglio Nazionale degli Psicologi, nella figura del presidente Giuseppe Luigi Palma, chiede di creare la figura dello psicologo di base, che “in una dimensione di collaborazione congiunta a fianco del medico sarebbe in grado di concorrere ad offrire un approccio globale alle richieste dei pazienti”.

 

In attesa che tale figura diventi effettiva, ricordiamoci per il momento che l’onorario dello Psicologo non è rigido.

Il Tariffario stabilito dall’Ordine lascia ampi margini che consentono al professionista di stabilire, in base al caso e alla situazione (anche quella economica di chi si rivolge a lui) la cifra più opportuna.

 

In conclusione, quindi, dato che lo psicologo passa tutto il tempo della sua formazione a studiare materie specificamente psicologiche, da un punto di vista teorico e pratico, mentre il medico, a meno di eccezioni, vi dedica pochissimo tempo, se vi sentirete dire: “Lei ha un problema psicologico, ma non ha bisogno dello psicologo”, PENSATECI.

 

 

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