settembre 2014
settembre 2014

In tenua luce l'autunno si spoglia.

Una rete di nervi esili e un velo

d'oro diafano, tesi sotto il cielo:

l'autunno è ciò che resta di una foglia.

(Autunno, di Diego Valeri)

La luce del buonumore: "il Disturbo Affettivo Stagionale".

  

Cambia stagione e cambia anche il nostro umore. Le giornate più corte e le più lunghe ore di buio dell’autunno possono associarsi, in alcuni casi, a calo di interesse e di piacere per le normali e solite occupazioni, in altri casi, ad un corteo più variegato di sintomi.

Le ripetute oscillazioni stagionali del tono dell’umore associate a specifiche condizioni quali ipersonnia, letargia, ansia, irritabilità e una particolare compulsione alimentare per i carboidrati e per dolci definiscono il quadro della cosiddetta DAS (Disturbo Affettivo Stagionale), una patologia dell’umore che rientra tra le “sindromi meteoropatiche” (disturbi causati da cambiamenti del tempo atmosferico) e che ha la sua origine nella risposta del cervello alla ridotta esposizione alla luce naturale.

L’orologio biologico (ritmo circadiano) avendo meno luce solare in autunno e inverno può confondere l’orologio interno del proprio corpo, che segnala quando si dovrebbe essere sveglio o addormentato. Questa interruzione del ritmo circadiano può portare a sentimenti di depressione. Le attuali teorie sulle cause di questo fenomeno si concentrano sul ruolo potenziale della luce solare sulla produzione nel cervello di ormoni chiave, la melatonina e la serotonina, che aiutano a regolare i cicli del sonno, l’energia e l’umore.

I ricercatori continuano a indagare sulle cause di questo disturbo e sul perché certe persone hanno più probabilità di altri di viverlo.

Per il momento è evidente che esso compare più frequentemente nella seconda e terza decade di vita e interessa maggiormente le donne (quasi il doppio rispetto al sesso maschile) il che potrebbe dipendere dalla loro maggiore vulnerabilità alle influenze dei cicli biologici (come quello mestruale). In generale, non soffrono di questa condizione i giovanissimi, gli under 20, mentre per gli adulti il rischio diminuisce man mano che invecchiano.

Si raccomanda maggiore esposizione possibile alla luce solare, integrando eventualmente con l’utilizzo di lampadine naturali. Si può decidere, inoltre, di rendere l’ambiente della propria casa o dell' ufficio più luminoso, sedendosi vicino alle finestre o spostando, se necessario, la disposizione del mobilio.

Utili esercizi di rilassamento, meditazione e yoga.

Da non sottovalutare anche l’attività fisica che, se praticata con regolarità, è un valido aiuto allo stimolo del flusso di endorfine nel corpo che, data la loro potente attività analgesica ed eccitante, aiutano a sentirci meglio e più felici, sollecitandoci a compiere quei piccoli passi per vivere meglio questo strano ciclo del nostro organismo.

Generalmente i sintomi tendono a scomparire da soli, in caso di persistenza è consigliabile richiedere il parere di un medico e/o di uno psicologo.

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