Mediazione  Familiare: CHE COSA E’.

La mediazione familiare è un’attività extragiudiziale, ovvero espletata fuori del sistema giudiziario, il cui scopo è quello di agevolare le coppie in crisi nella ricerca di accordi su tutti gli aspetti della separazione e del divorzio, in particolare nella gestione dei conflitti sull’affidamento dei figli e sulle modalità di affido.

L’intervento è complessivamente strutturato in 10 incontri ed è finalizzato alla creazione di un clima positivo e idoneo a sostenere ciascun genitore nella ridefinizione della propria identità personale e nella negoziazione delle questioni relative alla separazione, affinché essa avvenga nel modo più sereno possibile.

Il mediatore si pone come terzo neutrale e imparziale, alternativo al sistema giudiziario appunto, e con l’utilizzo di opportune e specifiche tecniche di negoziazione del conflitto conduce le parti ad una strutturazione di accordi che meglio rispondono alle esigenze di tutti i componenti del nucleo familiare, favorendo la riapertura dei  canali di comunicazione interrotti dal conflitto.

Il mediatore familiare, può effettuare sia interventi che vengono definiti ‘globali’, riguardanti, cioè, tutti gli aspetti concreti della separazione (dalle modalità di affido agli aspetti economici), sia ‘parziali’, limitandosi, cioè, ai soli aspetti psico-relazionali con i minori.

La nuova legge n. 54 dell’8 febbraio 2006 sull’affido condiviso, entrata in vigore nel marzo del 2006 e approvata con l’obiettivo di garantire maggiormente l’interesse dei minori, ha portato ad un vero e proprio rilancio di questa attività professionale il cui obiettivo centrale è il raggiungimento della cogenitorialità ovvero la salvaguardia della responsabilità genitoriale individuale di entrambi i genitori nei confronti dei figli, in special modo se minori.

 

Mediazione  Familiare: CHI NE PUO' USUFRUIRE.

 Requisito indispensabile per intraprendere un percorso di mediazione familiare è l'assenza di conflitto giudiziale in corso.

Si rivolge principalmente a coppie con figli, in quanto uno dei suoi obiettivi, come abbiamo visto, è la riorganizzazione delle relazioni familiari in un'ottica di continuità genitoriale con particolare riguardo all'interesse della prole. Si rivolge, tuttavia, anche a coppie senza figli. Anche se in questo caso non è propriamente corretto parlare di mediazione familiare tout court, è comunque possibile  applicare proficuamente tecniche di mediazione.

 

Mediazione  Familiare: CHE COSA NON E’.

Spesso la mediazione familiare viene confusa con la terapia di coppia o familiare. Essa ha in realtà un obiettivo opposto a quello della terapia ovvero quello di favorire la separazione consensuale della coppia stessa. Inoltre, a differenza della terapia familiare, prevede obbligatoriamente la presenza di entrambi i membri della coppia. Da un punto di vista procedurale la mediazione familiare non esplora aspetti del passato della coppia, ma solo quelli presenti e orientati al futuro. Rispetto alla consulenza legale - a cui può tuttavia essere integrata - la mediazione familiare non ha come obiettivo la cura degli interessi dei propri clienti, ma il raggiungimento di accordi condivisi.

 

Mediazione  Familiare: COSTI.

Per ogni seduta, un mediatore che opera in autonomia e non è cioè dipendente di una struttura pubblica può richiedere da un minimo di 50 ad un massimo di 200 euro.

 

Il Mediatore  Familiare: CHI E’.

Il mediatore familiare è un professionista qualificato che ha competenze di tipo sia giuridico che psicologico ed è inoltre esperto nelle tecniche di negoziazione.

Normalmente si tratta di un avvocato, di uno psicologo o di un operatore del sociale che si è poi ulteriormente specializzato attraverso appositi corsi post laurea.  

 

A CHI RIVOLGERSI PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

 

A.I.M.E.F. (Associazione Italiana Mediatori Familiari)

A.I.M.S. (Associazione Internazionale Mediatori Sistemici)

S.I.M.E.F. (Società Italiana di Mediazione Familiare).