• Psicodiagnostica: CHE COSA E?

La psicodiagnostica è la disciplina che si occupa della valutazione, della diagnostica psicologica, personologica e psicopatologica, attraverso l'uso di un repertorio integrato diquestionari, inventari di personalità, batterie e tecniche testistiche, esami neuropsicologici e valutazioni osservative.

Il tipo di strumenti e tecniche usati vengono scelti dall’esaminatore in funzione dello scopo della valutazione e, tenendo conto di altri parametri, quali - per esempio - l'età, il tipo di eventuali difficoltà del soggetto valutato.


  • Psicodiagnostica: CHI LA PUO' ESERCITARE.

Tutti gli psicologi data la loro formazione tecnica di base sono autorizzati (Legge 56/89) allo svolgimento dell'attività psicodiagnostica.

La complessità e l’articolazione tecnica di alcuni dei suoi sottosettori applicativi, tuttavia, richiede, a volte, il conseguimento di un'ulteriore formazione specialistica post-lauream negli specifici ambiti di interesse.

L’uso degli strumenti psicodiagnostici non richiede soltanto un’approfondita competenze tecnica, per quanto indispensabile, ma anche un’attenta “competenza relazionale” che consenta di costituire relazionalmente una “cornice di significato” adeguata, sia per il somministratore che per il paziente.

Il semplice atto di somministrazione di un test non è mai “relazionalmente neutrale” e implica l’attivazione di processi psicologici che vanno accolti e discussi.

Solitamente, infatti, un processo valutativo attraverso strumenti psicodiagnostici richiede dai 2 ai 4 incontri di “consultazione psicodiagnostica".

Un primo colloquio è di inquadramento e valutazione, 1-2 incontri per la somministrazione di reattivi e testistica, ed 1-2 incontri di ulteriore sintesi dei relativi risultati ed approfondimento clinico.

Al termine di questa consultazione, lo psicologo si è fatto un'idea della situazione e propone al soggetto la restituzione dei risultati e, se necessario, una proposta di trattamento o di invio a strutture diverse.

 

  • Psicodiagnostica: GLI AMBITI DI APPLICAZIONE.

La diagnostica psicologica, a differenza di quella psichiatrica

- finalizzata alla rilevazione di sintomatologia psicopatologica - può essere riferita anche alla valutazione di aspetti e processi della personalità, alla valutazione di atteggiamenti, delle modalità relazionali, del livello e della tipologia di competenze cognitive, della struttura di personalità, ecc.

Questo significa che la richiesta di una consultazione psicodiagnostica psicologica non implica necessariamente un “malessere” del richiedente.

L’ Ambito Clinico/Psicopatologico, per quanto rappresenti l'ambito di elezione di applicazione testologica non è tutavia l’unico.

Gli ambiti applicativi sono, infatti, svariati e vanno dalla psicologia clinica, alla neuropsicologia, alla psicologia dell’età evolutiva, alla ricerca psicologica clinica e sociale, fino ai contesti scolastici e organizzativi in senso ampio. 

 

  • Psicodiagnostica: COSTI

Vedere tariffario.

 

 

 

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