La Tecnica delle Relazioni Oggettuali è in larga misura uno sviluppo del TAT (Test di Appercezione Tematica), integrato a livello interpretativo con alcune caratteristiche del metodo Rorschach.

L'assunto di base di questo strumento è che il modo con cui una persona percepisce il mondo intorno a sé è conforme al suo modo di instaurare relazioni umane e il modo in cui questa persona stabilisce le sue relazioni con gli altri è il risultato di una lunga storia di apprendimenti in tali relazioni.

Come nel TAT si richiede la costruzione di una storia in risposta alla presentazione di una tavola.

Tale storia deriva dalle relazioni con i primi oggetti da cui un dato individuo dipendeva per la soddisfazione dei bisogni primari: il mantenimento e lo sviluppo di queste prime relazioni sono di tale importanza per quest’individuo, da influenzare il suo modo successivo di entrare in rapporto con il mondo.

L'ORT, perciò, fornisce al clinico una panoramica sulla tipologia di relazione oggettuale del soggetto, rilevando se e quanto questa sia un'esperienza di adattamento convalidata socialmente o, al contrario, non sia adeguatamente adattata.

Il test è applicabile a partire dai 14 anni.

Comprende 13 tavole suddivise in 3 serie di 4 tavole e una tavola bianca, che viene presentata per ultima.

In ciascuna serie vengono presentati i 4 fondamentali tipi di relazioni oggettuali: ad una persona, di coppia, situazione a 3 persone, situazione di gruppo.

Le tre serie differiscono fra loro per l'intensità del chiaroscuro (nella terza c'è il colore), e per la definizione degli elementi dell'ambiente.

 

 

 

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