Il Disegno della Figura Umana di Machover è un test proiettivo in cui il soggetto (bambino o adulto) rappresenta inconsciamente se stesso.

E’ invitato a disegnare una figura umana, (o una persona) e quando il disegno è terminato, gli si chiede di disegnare su un foglio uguale al primo una figura umana (o una persona) di sesso diverso da quello di prima. Il confronto tra le due figure indica come il soggetto rappresenta il se stesso immediato e poi il se stesso socializzato, oltre a rappresentare una fonte utile di dati sugli atteggiamenti del bambino o dell’adulto verso la propria sessualità.

Nell’immagine corporea, confluiscono l’Io fisico e l’Io psichico, per cui in essa si possono cogliere gli impulsi, le ansie, i conflitti e le compensazioni di colui che disegna.

Si osserva, oltre ai particolari, anche la dimensione del disegno, la disposizione del foglio, le proporzioni (rapporto testa, tronco e arti), il tratto grafico ed i colori utilizzati.

Per quel che riguarda l'interpretazione, il compito permette di rilevare come il soggetto combini, nel suo disegno, il conflitto fra realtà obiettiva e realtà soggettiva: lo psicologo cerca di individuare da che cosa sia risultata la produzione.

La prima cosa da guardare è la figura così com'è rappresentata nel suo complesso. Si procede poi ad un'analisi delle caratteristiche generali delle figure, per poi passare all'analisi dei significati simbolici attribuibili alle varie parti del corpo.

Bisogna procedere con cautela: i loro significati diventano tali solo se in accordo con altri indici; inoltre essi sono sovradeterminati, cioè non hanno un significato univoco.

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